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Quando la scelta è una scelta…

Di Diaolin

Entrando in un supermercato hai mai provato a fare il giro alla rovescia?

Di Diaolin

Entrando in un supermercato hai mai provato a fare il giro alla rovescia?

Prendi il tuo carrello ti avvicini velocemente alle casse e ti muovi contro corrente, con la tua lista di cose da acquistare. Arrivi in fondo al percorso e poi vai alla cassa. Risultato? Nella maggior parte dei casi avrai comprato esattamente ciò che ti serviva. Nient’altro. E il ricordo delle cianfrusaglie che compravi le altre volte resta solo un ricordo. Perché? Lascio a voi la risposta, che forse troverete nel resto dell’articolo.

Vi chiederete cosa c’entri questo con il Software Libero. È praticamente il metodo usato anche dai vari produttori di Software per farci acquistare ciò che Loro ritengono indispensabile per Noi, all’apparenza, in realtà questo sarebbe un pensiero che si potrebbe fare rispetto ad un filantropo. Ma, come sappiamo bene, la filantropia non ha nessun collegamento con il mercato.

Da qui la considerazione:

la forza di riuscire a comprendere i nostri bisogni fino in fondo ci porta a scegliere correttamente e ci permette, quindi, di valutare esattamente gli strumenti che ci porteranno ad aiutarci nello sviluppo delle nostre idee. E qui nasce il grande problema: le nostre idee. L’attuale spinta mediatica sul Software commerciale che vediamo in Rete e sulle varie televisioni fa ritenere a tutti quanti di diventare artisti o grandi fotografi, nonché musicisti di grido per il semplice fatto di riuscire ad utilizzare uno strumento informatico che permetta di risolvere difficoltà tecniche. Niente di più errato e distante dal pensiero artistico. Lo strumento resta comunque uno strumento, ed il risultato non è assolutamente legato alla tecnologia utilizzata o, perlomeno, lo è solo in minima parte.

Il mio spassionato parere è che gli strumenti debbano essere solo l’aiuto a una fervida e intelligente applicazione delle proprie conoscenze. Aiutare chi scrive musica ad esempio, a rendere una partitura comprensibile ai più, aiutare un matematico ad eseguire calcoli in maniera rapida, aiutare un fotografo ad aggiustare una fotografia. Ma lo scatto, il momento fatidico della luce giusta, del riflesso del sole su una goccia d’acqua e dei colori di un mattino d’autunno sono indipendenti dalla tecnologia. Restano parte integrante della nostra capacità di riuscire a scegliere, in questo caso, il momento giusto.

Per questo ritengo che il Software Libero possa dare il suo contributo a quanti vogliano semplicemente utilizzarlo per dare ali alle proprie idee, per farle diventare quel qualcosa di magico che riesca a distogliere le persone, anche solo per un momento, dal mezzo utilizzato per creare una qualsiasi opera e lasciarli immergere mani e piedi nell’attimo unico di quel mattino d’autunno. Queste cose il Software Libero le fa molto bene ed allo stesso tempo permette di far si che una parte della creatività delle persone venga condivisa con gli altri aumentando quindi la conoscenza per tutti quelli che vi si approcciano.

La scelta è una scelta quando lasciamo che sia la nostra creatività ad avere il sopravvento. Al contrario, quando vince la tecnologia, noi perdiamo qualcosa. Dentro di noi abbiamo tutti la capacità di dare qualcosa che può servire agli altri senza per questo privarcene, uno di questi qualcosa è il Software Libero.

La creatività asservita all’uomo, per migliorarlo e per permettergli di scegliere.

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