Di Michele Dalla Silvestra
Frugando nella mia casella di posta, ho recuperato questo stralcio di email di Davide Cerri di fine agosto 2001 ai soci di Ils (Italian Linux Society www.linux.it):
Di Michele Dalla Silvestra
Frugando nella mia casella di posta, ho recuperato questo stralcio di email di Davide Cerri di fine agosto 2001 ai soci di Ils (Italian Linux Society www.linux.it):
“L’idea è questa: Ils indice per una giornata (ad es. un sabato di ottobre) il “LinuxDay”, invitando tutti i Lug (Linux Users Group) ad organizzare qualcosa per quel giorno nelle loro città.
Il suggerimento sarebbe di organizzare un installation party, ma ogni Lug sarebbe libero di organizzare eventi di altro tipo. Noi raccoglieremmo le informazioni relative a tutte le iniziative locali, mettendole in un’apposita sezione del nostro sito e cercando di pubblicizzare il più possibile l’iniziativa, e magari fornendo un logo o qualcosa del genere per dare un “marchio” unico alla manifestazione.”
Tante cose sono cambiate dopo 8 anni. Il LinuxDay si è evoluto e, di anno in anno, sono state apportate migliorie in base alle esperienze avute grazie alla collaborazione tra Lug e Ils. 8 anni di LinuxDay sono anche un bel traguardo, visto che la manifestazione continua ad avere successi di partecipazione e si mostra sempre giovane. Merito anche del software libero (e di chi lo sviluppa) che non è rimasto fermo ad aspettare.
Per chi se lo ricorda, nel 2001 il software libero era in gran parte relegato a servizi da server, spesso senza interfaccia grafica. Ci voleva un bell’impegno ad installare una macchina Gnu/Linux, configurare un ambiente grafico e usare una postazione utente “comoda” per lavoro o svago. OpenOffice.org era ancora in fase di sviluppo (la versione 1.0 è arrivata 6 mesi dopo il primo LinuxDay).
Col tempo il software libero è migliorato, ad oggi installare Gnu/Linux è diventato facile per molte persone e in pochi minuti si può essere anche perfettamente operativi. Se non c’è l’esigenza di usare programmi particolari o componenti hardware che non funzionano in ambiente Gnu/Linux, non ci sono motivi per non usare il software libero! I vantaggi sono elencati dappertutto.
Quindi perché continuare col LinuxDay? Perché il software libero migliora quando molta gente lo utilizza e nuove persone si aggregano alla comunità di chi sviluppa codice, documentazione o ne sostiene l’uso e la diffusione. Per avere software libero migliore domani, occorre oggi darsi da fare in base alle proprie capacità e dare il proprio contributo.
Le necessità sono comunque tante: poteri economici forti spingono in direzione opposta a quelle del software libero, anche se le strategie di queste aziende sono molto cambiate dal 2001 ad oggi. La pigrizia di molti utenti comuni è tale da tenerli ancorati al software che si trovano installato nella macchina che usano da anni o che hanno appena comprato, anche se questo software ha evidenti limitazioni di utilizzo o scarsa sicurezza. Occorre molta pazienza per traghettare al software libero molte di queste persone.
Un ambiente dove occorre “insistere” maggiormente è la scuola: è qui che si formano gli utenti di domani, dove va insegnato l’uso intelligente e la padronanza della macchina da parte degli studenti. Anni fa è stato discretamente facile portare Gnu/Linux come server nelle scuole, adesso è arrivato il momento di portare Gnu/Linux anche nelle attività didattiche. Qui si potranno incontrare le resistenze di parecchi insegnanti restii a modificare le proprie conoscenze acquisite in anni di insegnamento e occorrerà lottare anche contro le sirene delle aziende produttrici di software proprietario sempre pronte a regalare il loro software alle scuole per fidelizzare gli utenti e crearsi futuri clienti.
Occorre anche collaborare sempre di più tra gruppi che sostengono il software libero: scambiarsi idee, progetti, fare qualche attività insieme tra gruppi vicini, coordinarsi tra gruppi che seguono attività pratiche sul territorio e gruppi che promuovono il software libero a vari livelli nazionali e internazionali.
Da parte di Ils c’è l’intenzione di collaborare sempre di più, ma ricordo che quello che può fare una associazione dipende dalla disponibilità dei propri soci, e parecchi soci Ils sono attivi anche in altri gruppi di promozione locale o supporto a progetti di sviluppo.
Per il momento posso ringraziare tutti quelli che a vario livello hanno contribuito a supportare il software libero ed augurare a tutti un buon LinuxDay!
(Michele Dalla Silvestra è presidente di Ils)