Menu Chiudi

Il fenomeno Ubuntu

Di Tiziano Sartori

Era l’ormai lontano 1991 quando dall’unione di più forze nasceva il sistema operativo GNU/Linux, due sigle con due storie ben distinte, un binomio che perdura ancora oggi.

Fin dagli inizi il nostro amato sistema operativo risultava rivoluzionario, una sicura innovazione nel panorama mondiale dei sistemi operativi, proprio negli anni in cui nasceva il world wide web e le popolazioni tecnologicamente avanzate si stavano accorgendo che il computer poteva essere davvero personal.

Di Tiziano Sartori

Era l’ormai lontano 1991 quando dall’unione di più forze nasceva il sistema operativo GNU/Linux, due sigle con due storie ben distinte, un binomio che perdura ancora oggi.

Fin dagli inizi il nostro amato sistema operativo risultava rivoluzionario, una sicura innovazione nel panorama mondiale dei sistemi operativi, proprio negli anni in cui nasceva il world wide web e le popolazioni tecnologicamente avanzate si stavano accorgendo che il computer poteva essere davvero personal.

Tra tutte le molteplici soluzioni però GNU/Linux rimaneva decisamente in disparte, non era sicuramente racchiuso tra le possibili alternative da dare in pasto agli utenti affamati di sapere ma non colti in ambito informatico. Per questo motivo il pinguino è rimasto per molti anni sia sulla carta che nella testa delle persone, un sistema dedicato esclusivamente ad informatici e non a persone “normali” che dovevano semplicemente sfruttare una tecnologia e non padroneggiarla.

Questo aspetto ha dato modo a tutti gli addetti ai lavori di costruire una macchina da guerra, efficientissima ma al contempo complessa, dedicata esclusivamente a soddisfare le esigenze dei guru di settore e non certo aperta a tutti.

All’inizio del nuovo millennio però qualcosa è cominciato a cambiare concretamente. Gli stanzini sigillati dei programmatori hanno cominciato ad aprire le proprie porte al mondo intero, dando il via allo sviluppo di nuove interfacce grafiche e nuovi componenti che permettessero una facile gestione dei processi informatici, concentrando l’attenzione sull’usabilità oltre che sulla qualità del motore.

Molteplici sono state le distribuzioni di GNU/Linux che hanno cominciato questo serio processo di migrazione verso il desktop, capendo probabilmente che i tempi erano maturi per una vera e propria rivoluzione; il Software Libero stava diventando qualcosa di veramente importante e portabile a tutti.

I primi tentativi sono stati sicuramente lodevoli ma come ben si sa chi veste il ruolo di precursore può trarne vantaggi ma anche svantaggi. Per questo motivo svariati progetti sono finiti nei cestini sotto le scrivanie dei propri ideatori, progetti concreti ma forse senza le necessarie forze per emergere.

La vera rivoluzione è probabilmente cominciata quando nel 2004 un “pazzo” miliardario sudafricano, Mark Shuttleworth, ha pensato bene di investire seriamente in un progetto che focalizzasse l’attenzione sull’utente finale, creando nel 2005 la Fondazione Ubuntu. Ubuntu, un nome che non suona tanto bene e per noi una parola senza significato, per qualche tribù africana invece significa “umanità agli altri”; un progetto dunque nato per collaborare e per concentrarsi sul trasferimento delle conoscenze agli altri.

Dal 2004 in poi la distribuzione Ubuntu ha programmato una nuova versione ogni 6 mesi, assicurando un rinnovamento della propria veste costante, continuando a migliorarsi per far si che chi usasse il software fosse in grado di vivere serenamente e non dovesse dotarsi di esperienza specifica.

In 5 anni è passata molta acqua sotto i ponti e questo progetto ha fatto davvero dei miracoli, ha dato modo a noi informatici di capire che i principi fondanti del Software Libero sono basati sul trasferimento della conoscenza e che estendere a tutti l’uso dello stesso fosse il modo più semplice per raggiungere gli obiettivi prefissati.

Finalmente oggi possiamo dire che GNU/Linux non è più un sistema operativo per addetti ai lavori ma è assolutamente installabile ed utilizzabile davvero da tutti, smentendo quelle che sono le voci ereditate dalle epoche che furono; è bello sapere che in casa di ognuno può esserci finalmente la vera libertà informatica, la possibilità di scegliere cos’è giusto per noi.

WordPress Appliance - Powered by TurnKey Linux