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Hackers are experienced

Di Enzo Jetpac Aggazio

Nel mondo della carta stampata e negli sfondi blu rassicuranti dei telegiornali gli Hacker sono davvero brutta gente. L’atto di modificare le funzionalità di un oggetto a proprio piacimento (dall’inglese to hack), è diventato nel corso del tempo un comportamento fuorilegge, da deprecare, anche quando l’oggetto è stato regolarmente acquistato.

Di Enzo Jetpac Aggazio

Nel mondo della carta stampata e negli sfondi blu rassicuranti dei telegiornali gli Hacker sono davvero brutta gente. L’atto di modificare le funzionalità di un oggetto a proprio piacimento (dall’inglese to hack), è diventato nel corso del tempo un comportamento fuorilegge, da deprecare, anche quando l’oggetto è stato regolarmente acquistato.

Installare gli homebrew sul proprio Nokia N95, Apple iPhone, console Nintendo Wii, per fare alcuni esempi, consente di saltare le protezioni della macchina volte non a garantirne il funzionamento e la sicurezza, ma a che le applicazioni che girano sulla macchina siano certificate dal potente produttore hardware, dietro corresponsione di un esoso contributo (fee) di ingresso. Una proposta, che i produttori di software non potranno rifiutare, secondo i nuovi Padrini dell’industria dell’intrattenimento.

Brutta gente che si fregia del titolo di Hacker ha anche, in questi giorni (scrivo in Estate), violato le piattaforme del cloud computing, complesse applicazioni web che consentono da una parte di gestire i nostri dati, dall’altro li ritengono e manipolano e compiono statistiche e profilazione a nostra insaputa.

Eppure non li condivido, non sono d’accordo con questa visione dell’Hacker, del moderno pirata informatico che solca i mari di un oceano ormai vigilato dai pesanti cannoni della nuova Compagnia delle Indie.

Mi piace pensare che il mondo dell’Hacking, la figura dell’Hacker sia quella che presentiamo in queste pagine di Hax, approfittando della vetrina del LinuxDay 2009, tradizionale appuntamento annuale che attrae curiosi e va ben al di là della presentazione di un singolo sistema operativo libero.

Gli Hacker che conoscerete in queste pagine di HAX non sono fuorilegge, non crackano sistemi e non si introducono nei dorati alvei di banche di denaro e informazioni che valgono oro.

Qui conoscerete il lato costruttivo e sarete coinvolti dall’energia positiva che si sprigiona dall’underground hacker, che prende vita spesso nei pressi della bistrattata università e dei centri di ricerca italiani.

Volenterosi ragazzi e ragazze (sempre più numerose), che creano prodotti secondo il modello Open, libero e aperto all’utilizzo, alla modifica, alla rielaborazione.

E in queste letture, seppur a volte criptiche e per iniziati, leggerete di Androidi che giocano a calcio, microcontrollori hardware aperti che fanno funzionare piccoli Robot, nonché lavatrici e frullatori, Firewall fatti in casa sotto l’occhio vigile della moglie, il recupero dei vecchi computer dismessi ma ancora funzionanti, la Top Ten dei videogiochi per il sistema operativo Linux.

La speranza é che in questi articoli leggerete pagine di futuro, ancora aperto e dove gli hacker producono idee e le condividono, un futuro costruttivo contrapposto all’idea fuorilegge propagandata dall’industria che intende chiudere circuiti, codici e (nostri) dati in costose scatole a pagamento. Buona lettura!

HAX www.haxonline.org

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