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Delibera della Giunta Comunale del Comune di Riva del Garda n.78 del 2010

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VERBALE DI DELIBERAZIONE N. 78
DELLA GIUNTA MUNICIPALE
PROT. N. 2010 – 0030549
 

SOFTWARE LIBERO ED OPEN SOURCE E FORMATI APERTI:
DELIBERA DI INDIRIZZO PER LA PROMOZIONE E L’ULTERIORE
ESTENSIONE DELL’UTILIZZO, NONCHÉ PER LA PARTECIPAZIONE A
PROGETTI DI SOFTWARE FLOSS

L’anno duemiladieci, addì dodici del mese di ottobre (12-10-2010), alle ore 12:15 nella Sala
riunioni, si è convocata la Giunta Municipale.

Testo in PDF.
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VERBALE DI DELIBERAZIONE N. 78
DELLA GIUNTA MUNICIPALE
PROT. N. 2010 – 0030549
 

SOFTWARE LIBERO ED OPEN SOURCE E FORMATI APERTI:
DELIBERA DI INDIRIZZO PER LA PROMOZIONE E L’ULTERIORE
ESTENSIONE DELL’UTILIZZO, NONCHÉ PER LA PARTECIPAZIONE A
PROGETTI DI SOFTWARE FLOSS

L’anno duemiladieci, addì dodici del mese di ottobre (12-10-2010), alle ore 12:15 nella Sala
riunioni, si è convocata la Giunta Municipale.
Risultano presenti i signori:
MOSANER ADALBERTO
VIVALDELLI MARCO
SERAFINI MIRELLA
BOLLETTIN RENZA
BRUNELLI MARIA FLAVIA
ZANONI ALESSIO
– Sindaco
– Assessore
– Assessore
– Assessore
– Assessore
– Assessore
Risulta assente il signor:
BERTOLINI ALBERTO
– Vice Sindaco
Partecipa la Sig.ra MORESCO LORENZA – Segretario generale
Riconosciuto il numero legale degli intervenuti, il sig. MOSANER ADALBERTO nella sua
qualità di Sindaco assume la presidenza e dichiara aperta la seduta per la trattazione
dell’oggetto suindicato posto al n. 305 dell’ordine del giorno.
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Relazione.
Al fine di fornire utili informazioni in ordine alle tematiche di cui all’oggetto, si ritiene
opportuno riportare quanto contenuto nella mozione approvata dal Consiglio Comunale di
Trento con delibera n. 119 di data 21-07-2010:
“Premesso che:
● con il termine software si intende un programma o un insieme di programmi in
grado di funzionare su un calcolatore elettronico: è un insieme di istruzioni
scritte da uno o più programmatori in un linguaggio di programmazione che
istruiscono il calcolatore sulle operazioni da compiere per elaborare dei dati.
Vi sono vari tipi di software dai sistemi operativi (Windows, GNU/Linux, Unix,
MacOS) che permettono ai calcolatori di funzionare, ai database, ai
programmi applicativi come l’editore (o compositore) di testi. Il software è
protetto dal diritto d’autore;
● l’accesso al codice sorgente di un programma rende possibile comprenderne il
funzionamento ed effettuarne modifiche e miglioramenti; di norma però il
software commerciale viene distribuito in formato eseguibile e non viene
distribuito il relativo codice sorgente che viene gelosamente protetto dai
produttori; questo ha portato nel tempo, a livello internazionale, ad un blocco
nella diffusione della conoscenza del software, che ha innescato una reazione
da cui è nato il movimento del software libero;
● il movimento del software libero racchiude due scuole di pensiero: la prima
(sostenuta primariamente dalla Free Software Foundation) che ritiene che il
software, in quanto conoscenza deve essere libero, la seconda (promossa dalla
Open Source Initiative) che sostiene che il software libero è preferibile per
motivi tecnici; recentemente si sta affermando il termine FLOSS che unisce in
un’unica locuzione le due scuole di pensiero;
● con il termine software libero (free software in lingua inglese) si intende quel
software liberamente accessibile e modificabile, non necessariamente gratuito;
esso risponde alla 4 libertà:
1. libertà di eseguire il programma per qualsiasi scopo;
2. libertà di studiare il funzionamento del programma e di adattarlo alle
proprie esigenze;
3. libertà di redistribuire copie del programma;
4. libertà di migliorare il programma e di distribuirne pubblicamente i
miglioramenti;
● con il termine software open source si intende quel software che soddisfa i dieci
criteri stabiliti nella Open Source Definition, tra i quali, ridistribuzione libera,
il programma deve comprendere il codice sorgente che può essere modificato,
non discriminazioni contro persone, gruppi o settori di applicazione, neutralità
tecnologica, ecc;
● il software libero (od open source) ammette la commercializzazione del
software licenziato;
● le due definizioni non implicano differenze rilevanti ed infatti individuano
sostanzialmente lo stesso insieme di licenze (cioè sono pochissime le licenze
che sono di software libero ma non open source, e viceversa);
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● con il termine software proprietario (artefatto software che non rispetta le
libertà sopra enunciate) si intende di solito il software prodotto e distribuito in
esclusiva da un produttore, che ne detiene il diritto d’autore ed impedisce
l’accesso al codice sorgente, limitandosi a vendere licenze d’uso: anche il
cosiddetto freeware, cioè software non FLOSS ma utilizzabile a costo zero, è
software proprietario;
● per licenza si intende quella prescrizione che disciplina i termini d’uso del
software. Spesso le licenza di software proprietario precisano che il software
può essere usato solo su un singolo computer e proibiscono ogni modifica del
software stesso;
● le licenze di software libero ne permettono il libero uso, la copia, lo studio ed il
miglioramento; tra le più diffuse licenze di software libero sono la GNU-GPL
(General Public License) la licenza Apache, la BSD (Berkeley Software
Distribution) e la CPL (Common Public License);
● con il termine formato aperto si intende un formato dati reso pubblico,
documentato esaustivamente ed esente da qualsiasi diritto di terzi che limiti
l’uso del formato o della relativa documentazione;
Riconoscendo che:
● il FLOSS, da una parte garantisce un ottimale impatto economico (con
l’abbattimento dei costi di sviluppo e manutenzione) e sociale delle decisioni di
spesa in informatica delle pubbliche amministrazioni, dall’altra realizza valori
Costituzionalmente rilevanti (libertà d’informazione, d’iniziativa economica e
della cultura, pluralismo informativo, uguaglianza e solidarietà);
● l’utilizzo del FLOSS, consente una maggiore efficienza dell’amministrazione
pubblica, il potenziamento delle relazioni inter-organizzative attraverso lo
scambio con formati aperti, la crescita della trasparenza ed un’estensione
dell’accesso: permette infatti un risparmio economico non trascurabile per la
PA nel suo complesso per il fatto che il FLOSS può essere condiviso più
facilmente con altre amministrazioni; inoltre la manutenzione nel tempo del
software, solitamente assai onerosa, può beneficiare dei contributi provenienti
dall’esterno. La trasparenza offerta dal FLOSS permette di riconoscere e
risolvere in maniera più rapida i difetti del software, aspetto di fondamentale
importanza per quanto riguarda la sicurezza di utilizzo.
● l’utilizzo del FLOSS ha un impatto positivo sulla salvaguardia dell’ambiente,
facilitando il riciclo ed il riuso dell’hardware e limitando l’impatto dell’e-waste
che comprende i rifiuti di tutte le apparecchiature elettriche ed elettroniche
(RAEE), che richiedono un particolare e costoso trattamento ad hoc. L’uso del
software di tipo proprietario richiede, infatti, quasi sempre ad ogni nuova
release, l’adeguamento dell’hardware con macchinari sempre più potenti e
sofisticati;
● l’acquisto di soluzioni FLOSS e/o di servizi per l’installazione, avvio,
manutenzione, sviluppo, ecc. di soluzioni FLOSS, ha normalmente ricadute più
dirette sull’economia del territorio locale rispetto alla spesa per l’acquisto di
diritti d’uso (licenze) da ditte nazionali o multinazionali, e quindi può costituire
un volano importante per lo sviluppo di realtà innovative nell’economia locale;
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● un aspetto assai rilevante riguarda la formazione del personale: il software
FLOSS può essere diffuso a costo zero tra coloro che partecipano ai corsi, e
nessun limite è posto alla possibilità di studiare il software nei minimi dettagli.
● il software libero risponde meglio ai principi di efficienza, efficacia ed
economicità dell’azione amministrativa, all’esigenza di sicurezza e
all’indipendenza dai singoli fornitori;”
Un’ulteriore tipologia di licenza spesso usata per opere di ingegno diverse dal software sono le
“licenze Creative Commons”. Trattasi di alcune licenze di diritto d’autore redatte e messe a
disposizione del pubblico a partire dal 16 dicembre 2002 dalla Creative Commons, un ente
non-profit statunitense fondato nel 2001. Queste licenze si ispirano al modello copyleft già
diffuso negli anni precedenti in ambito informatico e possono essere applicate a tutti i tipi di
opere dell’ingegno. Queste licenze, in sostanza, rappresentano una via di mezzo tra “full-
copyright” e “public domain”: da una parte la protezione totale realizzata dal modello “All
Rights Reserved” (tutti i diritti riservati) e dall’altra l’assenza totale di diritti (“no rights
reserved”). La filosofia su cui si fonda lo strumento giuridico delle licenze CC si basa sul
motto “Some Rights Reserved” (alcuni diritti riservati): l’autore di un’opera può decidere
quali diritti riservarsi e quali concedere liberamente. Le licenze Creative Commons sono dal
2004 tradotte ed adattate alla legislazione ed al sistema giuridico italiano.
Sia in ambito nazionale che in ambito locale sono state fornite diverse indicazioni (sia di
carattere normativo che di studio) a favore o comunque di particolare attenzione nei riguardi
del software FLOSS e dei formati aperti, di cui si citano:
• la “Direttiva Stanca” (Sviluppo ed utilizzazione dei programmi informatici da parte delle
pubbliche amministrazioni – G.U. 7 febbraio 2004, n. 31)
• il D.lgs 82/2005 (Codice dell’Amministrazione Digitale) in particolare il disposto dell’art. 68
secondo il quale le Pubbliche Amministrazioni, prima di acquisire programmi informatici,
devono realizzare una valutazione comparativa di tipo tecnico ed economico tra le soluzioni
disponibili sul mercato, ivi incluse le soluzioni FLOSS e con obbligo che venga supportato
almeno un formato aperto;
• l’Osservatorio Open Source per la rilevazione continua nell’uso del FLOSS presso le PA
costituito dal CNIPA (Centro nazionale per l’informatica nella Pubblica Amministrazione)
che dal 1 dicembre 2009 ha assunto la denominazione di “DigitPA”;
• il D. Lgs. 28 febbraio 2005 sul sistema pubblico di connettività e cooperazione;
• la sentenza del TAR del Lazio 2809/07 del 22-03-2007 che riconosce l’obbligo per le
Pubbliche Amministrazioni di realizzare la valutazione comparativa prima di acquisire
programmi informatici (ritiro gara del Ministero Lavoro per l’acquisto di licenze Microsoft
Office 4,5 M€);
• la legge della Regione Piemonte n. 9 del 26 marzo 2009 (Norme in materia di pluralismo
informatico, sull’adozione e la diffusione del software libero e sulla portabilità dei
documenti informatici nella pubblica amministrazione) che stabiliva: “…la Regione nella
scelta dei programmi per elaboratore elettronico, privilegia i programmi appartenenti alla
categoria del software libero e i programmi il cui codice è ispezionabile dal titolare della
licenza.”
• la sentenza della Corte Costituzionale n. 122 del 23 marzo 2010 che ha stabilito, a seguito
della richiesta dei Consiglio dei Ministri di dichiarare illegittima la legge sopra citata, che la
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preferenza per il software libero è legittima e rispetta il principio della libertà di
concorrenza.
• le varie leggi regionali presentate in questi anni che prevedono più o meno esplicitamente
riferimenti alla diffusione del software libero; la prima regione è stata la Toscana con la
L.R. n. 1 del 2004, seguita poi dall’Emilia Romagna, dall’Umbria, dal Veneto, dal Friuli
Venezia Giulia e nel 2009 dal Piemonte;
• la Relazione Finale della “Task Force Interoperabilità e Open Source” del giugno 2005
costituita nell’ambito del Progetto Società dell’informazione della Provincia di Trento
• la delibera della Giunta Provinciale di Trento n. 1492 del 15-07-2005 avente per oggetto
“Linee guida in materia di interoperabilità dei sistemi informativi e di software open
source” che intende promuovere tra l’altro, l’adozione di formati aperti, la valorizzazione dei
principi dell’interoperabilità e della cultura del software libero e a sorgente aperto, che
vengano realizzate iniziative che incentivino nel tessuto locale l’adozione di modelli di
sviluppo basati su Software Libero o a codice aperto;
• la delibera del Consiglio Comunale di Trento n. 119 del 21-07-2010 con oggetto “Estendere
ulteriormente l’utilizzo e la promozione del software libero ed open-source e dei formati
aperti, nonché la partecipazione a progetti di software libero ed open-source da parte del
Comune di Trento”.
Diverse amministrazioni pubbliche sia italiane che all’estero hanno già adottato o stanno
migrando verso il software FLOSS e/o verso formati aperti o comunque se ne fanno
promotrici, come ad esempio la provincia di Cremona, di Pisa, di Prato, i comuni di Monaco
di Baviera, di Vienna, di Bologna, di Arezzo, e in un contesto più locale la provincia di
Bolzano e di Trento ed i comuni di Trento, Rovereto e Mori.
Il Comune di Riva del Garda già da numerosi anni utilizza software e sistemi operativi
FLOSS su numerosi server della sede sia per la gestione del sito internet e della posta
elettronica, che per la gestione dei dati (Servizi demografici, dati collegati alla cartografia,
manifestazioni ed eventi, Commercio e pubblici esercizi, …) riscontrando un’alta affidabilità
di servizio, un oculato utilizzo di risorse informatiche (RAM, CPU e disco) e la sicurezza da
infezioni di virus e malware.
Nella seduta di data 17-11-2004 la Giunta comunale aveva dato indicazione di attivarsi per la
creazione di una Comunità Open-source con attività mirata verso le soluzioni informatiche
interessanti i comuni e/o enti simili, con conseguente rilascio dei prodotti software realizzati
con licenza GPL (una tra le licenze FLOSS più utilizzate). Anche se a suo tempo l’ufficio SIC
non aveva trovato riscontri positivi da parte di altre pubbliche amministrazioni locali al
progetto, l’Amministrazione comunale aveva contribuito economicamente allo sviluppo
dell’interfaccia di web-mail Overlook (pubblicata con licenza GPL e tutt’ora in uso presso gli
uffici comunali) ed al software di controllo di gestione EjFree in uso presso il servizio di
Manutentenzione del patrimonio comunale. Ha tutt’ora in corso il progetto di
reingegnerizzazione dell’applicativo di “Gestione dati amministrativi” e di “Gestione degli iter
procedurali” in ambiente totalmente FLOSS e multipiattaforma. Riguardo tale progetto la
società partecipata AGS di Riva del Garda e recentemente il comune di Mori hanno installato
e stanno utilizzando con successo l’applicativo di “Gestione dati amministrativi”. Il comune di
Mori stesso ha finanziato lo sviluppo di moduli di gestione del Registro delle Determine e
delle Delibere in modalità integrata, sulla base dello stesso ambiente di sviluppo e con la
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medesima licenza GPL dell’applicativo di “Gestione dati amministrativi”, che quindi potrà
essere produttivamente utilizzato anche dalla nostra amministrazione (eventualmente con
l’inserimento di alcune personalizzazioni) in sintonia con la filosofia di condivisione e
riutilizzo del codice proprio della comunità open-source ed auspicato dalle normative
nazionali e locali.
Recentemente, con deliberazione n. 1420 di data 29-05-2009 con oggetto “Migrazione uffici
comunali dei programmi di office automation da Microsoft office a Open office…”, la Giunta
comunale aveva dato indirizzo di procedere alla migrazione dalla suite Microsoft Office alla
suite Open Office inizialmente per i settori “Segreteria Generale E Organizzativa” e “Servizi
Alla Persona E Comunità” per un totale di circa 60 postazioni di lavoro per procedere
successivamente con i rimanenti servizi comunali di cui si erano stimate circa ulteriori 70
postazioni. Tale migrazione era stata preferita al necessario aggiornamento delle licenze di
Microsoft Office – il cui costo era stato stimato su circa 22.000 euro ivati, a cui sarebbe
seguito l’acquisto degli aggiornamenti delle 70 postazioni rimanenti – ed è stata portata a buon
termine già agli inizi di luglio 2009, mentre i rimanenti uffici (che hanno a disposizione
postazioni con entrambe le suite di office automation) verrano definitivamente migrati
all’inizio del prossimo anno. Tale soluzione è stata del resto attuata con successo anche nel
comune di Rovereto, mentre la provincia di Trento ed i comuni di Trento e di Mori sono in
fase di migrazione.
Tutto ciò premesso,
LA GIUNTA MUNICIPALE
Udita e fatta propria la relazione dell’Assessore Brunelli, anche ai fini
della motivazione del presente atto;
Dato atto che è stato previamente acquisito il parere stabilito dall’art.
81 del D.P.Reg. 1.02.2005, n. 3/L, comma 1, come favorevolmente espresso ed inserito nella
presente deliberazione, di cui forma parte integrante;
Visto il Regolamento di Contabilità approvato con deliberazione
consiliare n. 166 dd. 20.12.2000, dichiarata immediatamente esecutiva e inviata alla Giunta
Provinciale per il controllo in data 22.12.2000, la quale nella seduta del 2.03.2001 sub. n.
3643/01-R.12 ha preso atto dell’avvenuta esecutività, nonché successive modifiche ed
integrazioni;
Vista la deliberazione della Giunta Municipale n. 1627 dd.
30.12.2009, dichiarata immediatamente eseguibile, con la quale è stato approvato il Piano
Esecutivo di Gestione (P.E.G.) per l’esercizio 2010 a seguito dell’approvazione da parte del
C.C. del bilancio di previsione per l’esercizio 2010 e pluriennale 2010-2012 e ss.mm.;
Dato atto che trattasi di competenza residuale della Giunta comunale
ai sensi dell’art. 28 D.P.Reg. 1.02.2005, n. 3/L, comma 1, assumendo la presente
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deliberazione anche ai fini di indirizzo al Responsabile del Servizio di Bilancio per la
conseguente determinazione di spesa, come da precitata deliberazione n. 1627;
Su invito dell`Assessore all’INNOVAZIONE E QUALITA’ SERVIZI
– BRUNELLI MARIA FLAVIA, e ritenuto di non avere nulla da eccepire, modificare o
integrare rispetto alla proposta di deliberazione;
Ad unanimità di voti palesemente espressi per alzata di mano:
DELIBERA
1. di assumere l’indirizzo di proseguire con la diffusione del software FLOSS sia presso i
servizi comunali (con il completamento della migrazione ad Open Office in primis da
attuarsi nel corso del 2011), sia relativamente ai servizi forniti dai server centrali (domain
controller, file server, database server, web ed email server, ed altro);
2. di assumere l’indirizzo di adottare, ove possibile, formati aperti per la gestione e
memorizzazione dei documenti (allo stato dell’arte, formati ODF in caso di documenti
“modificabili” e formato PDF-a per i rimanenti e per lo scambio di documentazione con
l’esterno); la modulistica presente sul sito internet del Comune sarà conseguentemente
adeguata a tali formati, proponendo sia il formato ODF che il formato PDF-a;
3. di assumere l’indirizzo di pubblicare, salvo esigenze eccezionali, il proprio materiale
prodotto sul sito internet comunale con una licenza Creative Commons;
4. di assumere l’indirizzo di prediligere nella scelta di nuove soluzioni informatiche, le
soluzioni che prevedano l’utilizzo di software FLOSS e di formati aperti;
5. di assumere l’indirizzo di proseguire nello sviluppo e/o nel finanziamento di soluzioni
applicative FLOSS, pubblicate in internet e liberamente scaricabili ed installabili, al fine
di contribuire alla virtuosa pratica di condivisione del software sia tra amministrazioni sia
con società anche private;
6. di assumere l’indirizzo di proseguire nell’obiettivo di creazione di una Comunità di
supporto alla migrazione e sviluppo di soluzioni Open-source, con conseguente rilascio
dei prodotti software realizzati con licenza FLOSS;
7. di dare evidenza al fatto che, in applicazione dell’art. 4, comma 4, della L.P. 23/1992 e
ss.mm., avverso la presente deliberazione è ammessa opposizione alla Giunta Municipale,
durante il periodo di pubblicazione, da parte di ogni cittadino ex art. 79 del D.P.Reg.
1.02.2005, n. 3/L, nonché ricorso straordinario al Presidente della Repubblica entro 120
giorni ex art. 8 del D.P.R. 24.11.1971 n. 1199 e giurisdizionale avanti al T.R.G.A. di
Trento entro 60 giorni ex artt. 13 e 29 del D. Lgs. 02.07.2010 n. 104, da parte di chi abbia
un interesse concreto ed attuale.
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PARERE TECNICO-AMMINISTRATIVO
SETTORE 1 – AREA DELLA SEGRETERIA GENERALE ED ORGANIZZATIVA –
U.O. SISTEMA INFORMATIVO COMUNALE
Ai sensi e per gli effetti dell’art. 81 del D.P.Reg. 1.02.2005 n. 3/L, comma 1, si attesta che la
proposta della sopraesposta deliberazione è stata debitamente istruita da questa Area e che
sotto il profilo tecnico-amministrativo è regolare.
lì, 12 ottobre 2010
IL RESPONSABILE DELLA STRUTTURA
f.to dott.ssa Michela Piva
/mcdp.
Data lettura del presente verbale, viene approvato e sottoscritto.
IL SINDACO
f.to Mosaner
L’ASSESSORE
f.to Vivaldelli
IL SEGRETARIO GENERALE
f.to Moresco

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