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Come usare Unison

Usare Unison è molto facile, in quanto dispone sia di una interfaccia grafica sia di una a linea di comando (CLI, command line interface).

Installazione

GNU/Linux

Probabilmente la vostra distribuzione lo include già, perlomeno su DebIan c’è 🙂

Quindi basterà eseguire:

# apt-get install unison unison-gtk

e il gioco è fatto. Eventualmente installare anche il pacchetto openssh.

Microslot Widows

Una volta scaricato il binario dovrai scomprimerlo e installarlo che so in c:BinUnisonGTK.exe. E’ disponibile anche la versione CLI , senza interfaccia grafica, ma che consente di fare esattamente le stesse cose.

Per poter utilizzare Unison con l’SSH è necessario installare anche la suite CYGWIN , in poche parole il port in ambiente Widows di una moltitudine di applicazioni e utility Unix, generalmente sotto licenza GPL. La suite dispone di un buon installatore, che consente sia di prelevare il software direttamente da Internet, sia di scaricarlo prima localmente e procedere poi all’installazione. L’unico pacchetto indispensabile al nostro scopo è openssh, ma credo che il set minimo sia costituito dai seguenti:

  • zlib
  • diff
  • bash
  • openssh

Una volta installati, ti verrà proposta una directory dove installare la suite (c:Cygwin); quella directory conterrà un ambiente simile ai sistemi Unix, ed in particolare la directory bin, che dovrai aggiungere alla variabile d’ambiente PATH aggiungendo una riga del tipo:

PATH=%PATH%;C:\CygWin\Bin

nel file c:autoexec.bat, oppure nelle Variabili di Sistema.

Esempi di utilizzo

Nei seguenti esempi, utilizzerò la versione CLI in ambiente GNU/Linux, ma dovrebbero funzionare ugualmente anche sotto Widows, posto che l’eseguibile sia in una directory presente nella vostra PATH.

Una sola macchina

Supponiamo di avere due directory, /home/lele/public_html/sito e /home/lele/sito_in_costruzione. La prima directory è evidentemente una sottodirectory della mia home page, visibile all’esterno, mentre la seconda è dove apporto le modifiche.

Con un semplice:

$ unison /home/lele/public_html/sito /home/lele/sito_in_costruzione

farò partire il processo che porterà alla sincronizzazione delle due directory, vale a dire che alla fine entrambe le directory conterranno esattamente lo stesso contenuto. Unison quindi copierà i nuovi file presenti nella seconda directory, creati dopo l’ultima sincronizzazione, nella prima directory, aggiornerà quelli preesistenti e cancellerà quelli che non esistono più.

Tra due macchine, utilizzando SOCKET

Supponendo invece che la directory di lavoro sia su una macchina diversa, che si chiama paci, potrei fare così: prima mi collego alla macchina remota e attivo il server Unison, utilizzando l’opzione -socket passandogli un numero arbitrario superiore a 1024:

lele@caia $ rlogin paci
lele@paci $ unison -socket 180368

Poi da un altro terminale eseguo:

lele@caia $ cd /home/lele
lele@caia /home/lele $ unison public_html/sito socket://paci:180368/sito_in_costruzione

Alla fine dovrò ricordarmi di spegnere il server, semplicemente interrompendolo con Control-C.

Tra due macchine, utilizzando SSH

Nel caso si abbia la possibilità di usare ssh, con il vantaggio di attuare un trasferimento dati protetto, basterà:

lele@paci $ unison public_html/sito_in_costruzione ssh://caia/public_html/sito

Come si può notare, in quest’ultimo caso ho eseguito il sincronismo partendo dalla macchina dove lavoro, paci: per unison non fa alcuna differenza!

Profili

Il programma offre la possibilità di memorizzare le informazioni relative ad un certo sincronismo che svolgiamo ripetutamente. Ne parlo più in dettaglio in ProfiliDiUnison

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